L'Istituto Comprensivo di Bitti è costituito dai plessi di Bitti, Lula, Orune e Onanì.
Come in tutti i paesi del centro Sardegna, anche nei nostri comuni si registra un forte decremento demografico dovuto all’emigrazione dei giovani ed alla scarsa natalità. Negli ultimi 20 anni il calo della popolazione è stato abbastanza rilevante portando ad un minor numero di iscritti nelle scuole, con riduzione del numero delle classi e con la conseguenza che nel volgere di pochi anni le scuole di Lula (2009) e Orune (2012) hanno perso la loro autonomia e sono state accorpate all’I.C. di Bitti.
Dal punto di vista culturale i paesi mantengono comunque una certa vitalità; sono presenti Associazioni Culturali, Sportive e di Volontariato.
Le famiglie possiedono un buon livello d’istruzione e sono generalmente attente ai problemi inerenti la formazione dei propri figli.
La popolazione scolastica è composta da gruppi classe abbastanza vivaci e motivati alla conoscenza e in quasi tutti i plessi sono presenti alunni di nazionalità straniera. Le classi sono generalmente poco numerose e questo consente un’impostazione del lavoro più proficua e attenta ai bisogni di ciascun bambino/ragazzo e permette interventi adeguati per una reale integrazione degli alunni/e in difficoltà, verso i quali la scuola cerca di intervenire in maniera mirata con progetti di sostegno e recupero, grazie anche all’apporto dei Servizi Sociali dei Comuni.
Bitti è un paese di circa 2650 abitanti. L’attività produttiva principale è quella agro-pastorale. Funzionano anche alcune piccole imprese artigiane, per lo più a gestione familiare ed un cantiere forestale; molte persone lavorano nel terziario: scuole, servizi, commercio. Nel corso degli anni sono nate alcune Cooperative Sociali per la gestione dei servizi di assistenza e dei beni archeologici ed ambientali del territorio, fra i quali va ricordato l’importante villaggio nuragico “Romanzesu” e i Musei della Civiltà contadina e pastorale e Multimediale del Canto a tenore (Patrimonio immateriale dell'Unesco).
Lula è un paese situato ai piedi del Montalbo, su un territorio in prevalenza montuoso con tutti i limiti che ciò comporta in termini di comunicazione e di servizi, oltre che di produttività. Attualmente conta circa 1.500 abitanti. L'economia è prevalentemente agro-pastorale. Sono presenti diverse imprese artigiane, un cantiere forestale ed alcune Cooperative di Servizi. L’attività mineraria nel passato ha caratterizzato l’economia del paese. Per salvare l’identità della comunità, la sua cultura, la sua storia, oggi, dopo la loro chiusura, le miniere continuano a vivere come siti di archeologia mineraria.
Onanì è ubicato su una collinetta a quota m. 500 s.l.m. a metà strada fra Bitti e Lula e conta circa 400 abitanti. Le attività prevalenti sono l’agricoltura, la pastorizia e l’artigianato. E’ presente un alto indice di disoccupazione che trova risposta molto spesso nel fenomeno dell'emigrazione.
Orune è un paese montano di circa 2300 abitanti, immerso in un paesaggio naturale affascinante, dove la vita economica è prevalentemente di tipo pastorale. Il patrimonio archeologico-naturalistico, in particolare i siti di Sant’Efis e la Fonte sacra di “Su Tempiesu”, potrebbero essere da traino per lo sviluppo economico del paese e per il potenziamento della sua crescita culturale. In tale contesto la Scuola è impegnata a sollecitare la conoscenza del territorio e delle sue ricchezze che costituiscono patrimonio culturale di Orune, nonché nell’instaurare efficaci canali di collaborazione e di condivisione con le famiglie.
Nel territorio dell’Istituto Comprensivo operano alcune Istituzioni Private e Pubbliche e numerose sono le Cooperative Sociali, istituite senza scopo di lucro; queste ultime operano per favorire, divulgare e realizzare iniziative idonee a promuovere e valorizzare il patrimonio culturale locale, le tradizioni popolari e la storia dei quattro Comuni, in collaborazione con gli altri Enti che operano nel territorio, in primis la Scuola.
Sono attivi anche i gruppi e le libere Associazioni Culturali-Sociali e di Volontariato. Sono presenti Società Sportive, palestre private, gruppi folkloristici, servizi psico-pedagogici del Comune, biblioteche comunali, associazioni che operano nell’ambito della formazione, informazione, educazione ambientale, con lo scopo di favorire la tutela e la valorizzazione delle risorse naturalistiche presenti nel territorio, nonché dei beni socioculturali. Da rimarcare inoltre l’istituzione del Parco Regionale di Tepilora e della riserva Mab Unesco, di cui fanno parte i paesi dell’Istituto Comprensivo.
Per il prossimo futuro si lavora al progetto Einstein Telescope. Sarà questa una grande infrastruttura di ricerca, un rivelatore di onde gravitazionali da realizzare in Europa. Si tratta un progetto di impatto scientifico e tecnologico di livello mondiale, che l’Italia è candidata ad ospitare in Sardegna, nell’area della miniera dismessa di Sos Enattos a Lula e nel territorio di Bitti, Onanì e Orune. Se si dovesse scegliere il sito di Sos Enatos per la realizzazione del telescopio, per la Sardegna e per i quattro paesi coinvolti, si potrebbe concretizzare un piano di rinascita senza precedenti.
(testo tratto dal Ptof)